The End is a New Beginning

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Eccomi tornato dopo troppo silenzio 😀
Questo lungo silenzio è stato maggiormente causato dall’università, che regna sovrana.
Millemila ore di lezione, di lavori di gruppo, ecc 😉

Iniziamo subito con i video del saggio finale!
E’ stato divertente e come sempre emozionante; l’esibizione dal vivo ha sempre il suo fascino 🙂

Evergrey – Closure
Ho deciso di partire con una delle canzoni che mi piacciono di più…struggente, malinconica e rassegnata 🙂 abbassata di parecchi toni rispetto all’originale.

Segue a ruota la famosa “Tutto quello che un Uomo”, di Sergio Cammariere.
Anche questo pezzo è ricco di emozioni scaturite da una storia d’amore. E’ stato anche il primo pezzo che ho cantato in italiano da 1 anno a questa parte 🙂

Chiudiamo in bellezza, cambiando completamente atmosfera, con Moondance (nella versione di Michael Bublè). Pezzo molto divertente e swingante 🙂

Le sensazioni subito dopo l’esibizione sono state più che positive; la voglia di cantare live cresce sempre più 🙂

Abbiamo chiuso tutti insieme con un fuori programma, il tradizionale gospel “Joshua fits the ballte of Jericho”.
Questo pezzo mi vedeva nella veste di basso 😀 E’ stata un’esperienza molto divertente e formativa…essere la colonna portante armonica ha il suo fascino 😀

Qualche giorno dopo abbiamo cantato anche al saggio finale di tutta la scuola. Il pubblico era MOLTO di più rispetto a quello del saggio, ma questo, più che intimorirmi, mi ha dato una carica aggiuntiva!

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Bene, dopo questa “kermesse” è il momento di cambiare argomento.
Giunto alla fine dell’anno, ho iniziato a tirare le somme di quanto imparato.
Avevo già scritto qualcosa a riguardo, ma pensavo che le cose sarebbero cambiate dopo averne parlato con la prof, ma così non è stato.
Pur avendo sempre studiato, non ho mai sentito una grande spinta da parte di chi insegnava, nè una giusta attenzione ai dettagli.
Avevo iniziato ad ottobre pensando di imparare qualcosa, ma così non è stato, o meglio, non ho imparato quanto volevo.
E’ stato per questo che ho maturato in questi mesi la scelta di cambiare professore.
E’ una scelta sicuramente non facile, in quanto si sa quello che si lascia, ma non quello che si trova…e la cosa fa un po’ paura.

La voce non è come uno strumento normale, dove il maestro “vede” cosa tu stia facendo, bensì qualcosa di “interno”. Questo rende la vita del professore un po’ più difficile.
Mi sono reso conto quanto sia difficile trovare un buon insegnante di canto: vuoi per la paura che sia poco esperto, che sia uno che ti rovini, o che sia qualcuno con un’impostazione che non piace.

Ho così iniziato la ricerca del nuovo maestro, durata circa 2 mesi.
La maggior parte dei prof trovati non soddisfavano le mie esigenze (molti avevano poca esperienza…magari sono persone qualificate, ma preferisco avere qualcuno che abbia già diversi allievi alle spalle ;)).

Oltretutto c’era un altro dubbio che mi attanagliava: impostazione Lirica Vs. Moderna.

Dubbio amletico, probabilmente senza risposta, visto che una verità assoluta non esiste 😉
Visto che avevo già provato un approccio più “lirico”, ho deciso di rischiare, e buttarmi sul mondo moderno.
Questo anche in merito al progetto che sto mettendo in piedi, per una band Metal. Una voce lirica non è troppo adatta al genere (se non per alcune parti ;))

Insomma, dopo questa piccola odissea, ho fatto un colloquio con un prof di una scuola di musica privata vicino a casa mia, e ne sono rimasto positivamente colpito.

E’ da lì che ho iniziato ad approcciarmi al metodo dello “Speech Level Singing”.

a breve aggiornamenti sulle prime lezioni 🙂

 

Febbre, tosse e raffreddore!

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Eccomi in un bel periodino! sono ormai 3 settimane che ne ho sempre una…tra influenza (febbre, tosse e raffreddore), la mia cara voce è andata in un po’ in cantina (un po’ nel vero senso della parola, visto che per una settimana non ce l’avevo :P).

Ebbene, per la prima volta ho provato la sensazione di NON potere cantare, pur volendolo. Sinceramente non pensavo potesse essere così frustrante! Cantare è un espressione di sè stessi, della propria anima…non riuscire a cantare è come rimanere chiusi in una gabbia!

Ultimamente va un pochino meglio (la voce c’è), anche se non è al 100%…ma pian piano ritornerà 😀 Purtroppo nelle ultime 3 settimane non sono riuscito a studiare seriamente…ma ho solo cantato qualche pezzo giusto per fare qualcosa 😦 spero di ritornare al più presto!!

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Martedì scorso sono andato a lezione (l’unico giorno in cui mi sono sentito meglio, perchè poi mi sono ammalato peggio che prima ahah), e con la prof abbiamo iniziato a decidere che pezzi portare al saggio finale 😀 la scaletta provvisoria è:

  1. Closure (Evergrey): pezzo che ho già postato tempo fa su youtube…molto triste e allo stesso tempo molto bello 😀 chissà se il pubblico apprezzerà 🙂
  2. Moondance (nella versione di Michael Bublè): pezzo molto conosciuto, il primo postato su youtube…molto divertente da cantare, bello swingato 🙂
  3. Everything (Michael Bublè): una canzone un po’ soft di Bublè, per staccarsi un po’ dallo swing 😉
  4. Superstar (dal musical Jesus Christ Superstar): pezzo che non ha bisogno di presentazioni 😛 questa probabilmente verrà suonata live, mentre le altre con una base. Questo pezzo devo ancora studiarlo, e trovare la tonalità giusta per me 🙂

Prossimi aggiornamenti quando mi passerà questa influenza! 🙂

Rec 07: Closure

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Ecco la prima registrazione dell’anno!!

E’ un pezzo che a me piace molto. E’ di una band svedese che ascolto…suonano un progressive/dark/drammatic/power metal 😀

Come sentirete è una canzone molto struggente 😉
Rispetto all’originale è abbassata di diversi toni: questo perchè il cantante di questo gruppo ha una voce parecchio diversa dalla mia, e anche perchè non possiedo ancora le tecniche necessarie per spingermi in un registro acuto senza alterare troppo le caratteristiche della mia voce. Inoltre l’ho cantata in questo registro anche per dare un po’ di morbidezza al pezzo, sfruttando quindi quella che dovrebbe essere una caratteristica della mia voce 😀

Vocalizzi, belting e uni.

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Il tempo vola quando ci si diverte! (o quando si è impegnati :P)
Eccomi tornato dopo un’assenza interminabile, lunga più di 2 mesi!
Sono stato impegnato moltissimo con l’università…d’altronde era il periodo finale del semestre, e dovevo lavorare molto intensamente soprattutto ai due laboratori che avevo in questo semestre (Metaprogetto e Rappresentazione Digitale). Non starò a dilungarmi troppo su questo, ma in poche parole ho dovuto lavorare ad un progetto 3d di modellazione e rendering, e su un progetto per intero (ossia ideazione, ricerca, concept, ecc…), insomma un lavoro molto lungo 😉

Ovviamente, in tutto questo, non ho mai smesso di studiare canto 😉 Ogni giorno vocalizzi e canzoni!
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Nell’ultimo periodo prima delle vacanze di Natale, non ero più molto soddisfatto dalle lezioni, in quanto mi sembrava di non imparare nulla…proprio per questo ho parlato un po’ con la mia prof, tentando di farle capire quali fossero le mie intenzioni (ossia, impegnarmi al massimo, sempre, per migliorare). Questo anche per progetti futuri che racconterò in seguito 😉

Dall’inizio del nuovo anno quindi, abbiamo aumentato un po’ la parte tecnica.
La prof mi ha introdotto dei nuovi vocalizzi: alcuni mirati all’intonazione, espressione ed estensione, altri mirati allo staccato.
Ovviamente, tutti da fare in voce coperta (ossia, tenendo il palato alto molle), avendo quindi un’impostazione classica. La maggior parte dei vocalizzi infatti, si fa con questa impostazione 😉 Questo per vari motivi, tra i quali il fatto che la voce girata riduce le possibilità di errore e quindi, di farsi male 😉 Un suono bello rotondo, pieno e ricco di armonici…questo è quello che si ottiene con la voce coperta 😉

Oltre ai vocalizzi nuovi (che durano in tutto circa 30min, ed eseguo tutti i giorni), mi è stato introdotto il Belting.
Cos’è il belting?
In poche parole, il belting è una tecnica che permette di eseguire una parte delle note che normalmente cantiamo in voce girata (il falsetto per intenderci), in voce di petto (voce piena). Questo permette di mantenere inalterate le caratteristiche del nostro timbro vocale anche per note più acute, che normalmente siamo portati a cantare in falsetto. La voce in belting risulta potente, squillante e corposa.
E’ una tecnica che richiede anche un grande sforzo fisico…proprio per questo non si può pensare di cantare sempre in belting!! E’ una tecnica che va usata quando serve, e non bisogna abusarne.
Perchè richiede sforzo fisico? perchè per farlo, bisogna usare molta muscolatura del nostro corpo, andando ad effettuare quello che in gergo è definito “ancoraggio“.

L’ancoraggio è un “modo di porsi” per fare il belting, che consiste nell’immaginare di tenere tra le mani una sbarra di ferro, e tentare di piegarla.

Se provate a simulare quel movimento (tenendo quindi le mani un po’ più larghe delle spalle, con i palmi rivolti verso il basso, tentando di “chiudere” un qualcosa di immaginario), sentirete lavorare molti muscoli: deltoidi, tricipiti, bicipiti, pettorali, dorsali e addominali. In poche parole, tutta la muscolatura superiore del nostro corpo. Oltre a questo, è necessaria una grande supporto da parte del diaframma (e ovviamente dalla controparte, gli addominali).
Come potete intuire non è molto semplice 😛
E’ una tecnica che richiede tempo e pratica per essere assimilata…io sono ancora all’inizio, e sto semplicemente capendo come funzioni. Al momento la mia prof mi sta solamente facendo provare dei vocalizzi “propedeutici” al belting, che consistono nel dire la parola “NIE”, tenendo il palato schiacciato e la lingua alta (che vada quindi a toccare il palato posteriore): questo fa ottenere un suono quasi acido. Non so ancora perchè serva fare ciò…io mi limito a farlo 😀

Quando avrò appreso e assimilato il belting, la mia prof mi ha detto che sarà la volta del Twang. Questa tecnica permette di cantare delle note ottenendo sonorità molto squillanti e pulite, e spesso assimilabili anche a delle grida; il tutto si ottiene andando a chiudere l’ultimo anello della trachea.
Sì, fa impressione 😀 ma non vedo l’ora di impararlo!
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Negli ultimi 2 mesi, oltre che fare tecnica, ho anche studiato diversi brani. A breve inizierò a registrarli e li posterò, così vedremo se nel frattempo si è mosso qualcosa 🙂

Il Saggio

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22 Dicembre 2010, primo saggio di canto 😀

Che dire…pur essendo un mini-saggio (abbiamo cantato solo in 3, con una 20ina di persone tra il pubblico), è stata una bellissima esperienza 😀
Uno dei motivi per i quali studio canto è la possibilità di esibirmi davanti a qualcuno, tentando di trasmettere qualcosa oltre che delle semplici note e parole.

Questa è stata la prima occasione per farlo, e mi ritengo abbastanza soddisfatto.
Pur avendo poche persone davanti, pur avendo fatto molti saggi con gli altri strumenti, un pizzico di timore non è mancato 😉 ma fa parte del gioco.
Ed è anche questo un fattore che mi stimola enormemente nel cantare…una sorta di sfida con me stesso 😉
Allo stesso tempo, penso che più che “timore” vero e proprio, sia quasi un’incontrollabile voglia di esibirsi, e di fare bene.

Mi sono esibito per primo, quindi c’era anche l’ansia di “rompere il ghiaccio” 😉
Ho avuto delle belle sensazioni mentre cantavo…guardavo il pubblico, tentando di cogliere delle sensazioni, e allo stesso tempo viaggiavo in un mondo parallelo.
E’ stato molto strano, ma è una cosa che mi è spesso capitata, anche quando facevo teatro.
Nel momento dell’esibizione c’è quasi un’alienazione, un allontanarsi dal proprio corpo, fare qualcosa senza neanche rendersene conto.
E’ una sensazione molto particolare, e penso serve anche riuscire a controllarla…perchè perdendo del tutto il controllo di ciò che si fa, si rischia di non essere padroni della scena 😉
Forse ad alcuni questi miei pensieri possono risultare da visionario, ma vi assicuro che è quello che sento realmente in queste situazioni 🙂

La scaletta è stata:
White Snow
Feeling Good
Let It Snow

Tutte canzoni cantate allo sfinimento nell’ultimo periodo (come era prevedibile :D).

White Christmas
Sicuramente la più famosa delle tre…proprio per questo (e anche per il fatto che fosse la prima) era quella che mi metteva più paura. Anche perchè aveva delle note abbastanza lunghe da tenere. Ho tentato di mantenere una bella voce piena e profonda, con il palato un po’ più alto del normale.

Feeling Good
La mia preferita delle 3…mi emoziona sempre, ogni volta che la canto 😉
La base è partita quando c’erano ancora gli applausi per White Christmas, ma per fortuna sono riuscito a partire bene ugualmente 😉

Let It Snow
La più divertente e spensierata delle 3 😀
In quel periodo faceva freddo, ed aveva nevicato da poco, quindi si prestava anche bene all’occasione 😀

Vi lascio ai video delle 3 canzoni 😀

http://www.youtube.com/watch?v=H7B1ki9BFmA

http://www.youtube.com/watch?v=eiCRBqTCe5I

http://www.youtube.com/watch?v=51yBxrLaHRQ

Riguardandomi, ho notato come non riuscissi a stare fermo, e muovessi le mani ogni secondo ahah
Forse un po’ di agitazione, un modo per scaricare la tensione.
Ma ripensandoci, io mi sentivo di muovermi, di trasmettere energia sul palco…ma purtroppo ero abbastanza costretto da cavi e casse (come si vede dai video), quindi non avevo molte possibilità di movimento, se non appunto quelle delle mani 😀

Devo dire che è stata un’esperienza bella, che mi ha fatto capire quanto la voce sia influenzata da ogni singolo fattore, e come anche non sia sempre facile riuscire a trasmettere qualcosa mentre si canta.
Proprio per questo non vedo l’ora di esibirmi nuovamente, per mettermi ancora alla prova 🙂


Riassunto + Rec 06: Trilogy of the Damned pt1

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Eccomi tornato ad aggiornare il blog! nell’ultimo periodo sono stato molto impegnato con l’università, quindi ho avuto poco tempo 🙂
Tuttavia non ho mai smesso di esercitarmi, e ogni giorno ho la mia buona dose di vocalizzi 😀

Nelle ultime lezioni ho fatto dei vocalizzi più difficili e sono andato avanti con le letture ritmiche su basi blues (ormai sono quasi finite tutte ;))
Penso che al momento la mia prof si stia accertando che abbia appreso certi concetti, per poi iniziare a spiegarmi pian piano le varie tecniche di canto moderno (spero di iniziare da gennaio :D).
Si avvicina anche il momento del primo saggio (22 dicembre)…saremo in pochi, ma è comunque un’occasione per cantare, quindi ben venga 😀

Eccovi anche la 6° registrazione!! con questa si cambia decisamente genere rispetto a prima 😉 è la canzone di una band Svedese che ascolto…il genere che fanno è un misto tra progressive e power metal, con tematiche pressochè drammatiche (da qui anche il nome del gruppo “Evergrey”). La canzone che posto è una delle più soft (perchè di solito sono belle cattive e con un cantato un po’ sporco che non sono ancora in grado di fare :P).
Più avanti posterò anche le altre 2 parti 🙂

 

Rec 05: White Christmas

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Continuiamo con la dose di canzoni natalizie! Oggi ha nevicato, quindi ero dell’umore adatto per “White Christmas”…classico intramontabile 🙂

La base è quella della versione di Bing Crosby, ma l’ho cantata un po’ in modo personale 🙂

Proseguono gli esperimenti con attrezzatura e software audio…nelle ultime settimane ho preso un po’ la mano, e devo dire che sto iniziando a capire le cose essenziali 🙂

Rec 04: Let It Snow

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Manca ormai 1 mese a Natale, ed è quindi ora di iniziare con le canzoni tipiche 😛

Eccovi “Let It Snow” fatta alla maniera di Bublè (sì lo so, sono monotono :P). sto cantando anche altro, ma al momento Bublè è quello che mi viene meglio…un po’ perchè mi piace come stile, un po’ perchè ha un’estensione abbastanza simile alla mia 🙂 (tra l’altro dovrò cantare questa canzone al saggio natalizio della mia scuola di musica :D)

Per questa registrazione ho utilizzato l’attrezzatura descritta nel post precedente…penso si senta la differenza rispetto a prima 🙂

HomeRecording: Si inizia a fare sul serio :D

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Tutte le registrazioni che ho fatto fin’ora sono state fatte tramite iPhone. Inizialmente in “presa diretta”, ossia facevo partire la base cantandoci sopra e registrando nello stesso momento.

Successivamente ho iniziato ad utilizzare un programma per registrare in multitraccia (Mixcraft 5). In questo modo facevo partire la base (tenendola nelle cuffie), e registravo solamente la voce usando sempre l’iPhone come microfono.

Per utilizzare attrezzature non specializzate i risultati non erano male, ma non abbastanza per i miei gusti 😀 Ho così iniziato ad interessarmi all’HomeRecording, e l’altro giorno ho fatto i miei primi acquisti! In questo modo potrò registrarmi con una qualità molto alta, riuscendo (si spera) a cogliere meglio le sfumature della mia voce. Inoltre sono così già attrezzato per il futuro…visto che ho in mente qualche progettino 🙂

Veniamo al dunque, ossia, cosa ho comprato?

Microfono AKG 220 perception:

beh mi pare ovvio 🙂 il microfono che ho preso è a condensatore (ossia non un microfono dinamico). In parole povere, i microfoni a condensatore sono solitamente usati negli studi di registrazione: sono pesanti e molto molto sensibili (per questo si usano per registrare, perchè in genere catturano meglio le sfumature della voce). I microfoni dinamici invece sono quelli che più o meno hanno tutti in mente, e sono usati di solito nei live. In futuro prenderò sicuramente anche un microfono dinamico, ma al momento la mia scelta è ricaduta su quello a condensatore, visto che lo uso solo per scopi di registrazione 🙂 con questo microfono posso registrare tranquillamente molti strumenti acustici…il che rende il tutto molto interessante.

Il microfono è corredato da una bellissima valigetta imbottita per tenerlo protetto e con lo spider mount, che serve per posizionarlo al meglio sull’asta e ad eliminare impercettibili vibrazioni! infatti la struttura che regge il microfono è tenuta “sospesa” da delle corde elastiche molto rigide 🙂

Inizialmente ero più orientato verso un microfono USB per la facilità di utilizzo, ma con i microfoni analogici (e in particolari quelli a condensatore), i risultati sono molto superiori 🙂

Oltre al microfono ho preso anche il PopScreen, che ripara il microfono dalla saliva, e permette di registrare bene anche le P. Quando si pronuncia la P infatti, esce molta aria dalla bocca, che va ad interferire con la registrazione 🙂

Interfaccia audio: Cakewalk UA-25EX

Cos’è un ‘interfaccia audio? è quel dispositivo che permette di “interfacciare” il pc con strumenti di riproduzione o ascolto. In sostanza, all’interfacciaaudio, si connettono microfoni tramite connettore apposito o strumenti via jack. Il segnale viene elaborato dall’interfaccia e mandato al computer tramite un cavo usb. Nella mia interfaccia è anche possibile attaccare una tastiera midi (il che amplifica notevolmente le possibilità creative) 🙂 L’interfaccia permette anche di registrarsi nel migliore dei modi 😉     A vederla così sembra un po’ complicata lo so eheh ma pian piano si impara 🙂 Ho già fatto alcuni esperimenti molto interessanti…al più presto le prime registrazioni ufficiali 😀

Bene bene, il materiale ce l’ho…ora si prosegue verso la lunga Road2Sing con un po’ di strumentazione 😀

Lezione 05: Organi fonatori

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Eccomi tornato dopo un po’ di silenzio stampa 😀 L’università mi ha portato via molto tempo, quindi non ho fatto in tempo ad aggiornare il blog! Comunque poco male, visto che settimana scorsa non ho avuto lezione causa ponte da calendario…ci sono comunque news freschissime che svelerò nel prossimo post 😀 intanto facciamo una ricapitolazione della 5° lezione (ormai di 2 settimane fa).

Parte teorica dedicata alla spiegazione degli organi fonatori e di come influiscano sull’emissione del suono…interessante 🙂 ad esempio mi è stata spiegata la differenza (vista meccanicametne) tra voce nasale a voce “piena”.

Parte tecnica: introdotti nuovi vocalizzi più difficili…si va avanti 😀

Parte cantata: ho cantato “Love Dreamer” di Mario Biondi…canzone molto divertente! al più presto vedrò di postare una registrazione di quest’ultima 🙂 nell’ultima parte si alza un po’, e la prof mi ha detto di fare attenzione a non bloccarmi “mentalmente”…sono note che riesco a fare piene di petto, ma se mi faccio spaventare rischiano di venire chiuse.

domani lezione 06! 😀

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