Rec 03: Feeling Good

Lascia un commento

Ecco una nuova registrazione…sempre cover di Michael Bublè 🙂

in questi giorni ho tentato di migliorare un po’ la qualità delle registrazioni…prima le facevo registrandomi direttamente con l’iPhone con la base di sottofondo…invece ora utilizzo un programma per mixare ed unire le diverse tracce…in questo modo posso registrare la sola traccia vocale ed averla bella pulita 🙂 come microfono utilizzo sempre l’iPhone tramite un’applicazione interessante…forse ho aggiunto un po’ troppo riverbero 😛 vedrò di perfezionare un po’ la qualità, che comunque non è malaccio 🙂

Canzone cantata 2 toni e mezzo sotto l’originale…in questa tonalità riuscivo ad utilizzare un buon timbro 😉

ah ho fatto anche qualche esperimento con le immagini…spero vi piaccia 🙂

Lezione 04: Voce Coperta – Sembri un flauto!

Lascia un commento

Eccomi con qualche giorno di ritardo ad aggiornare il blog 😀

Martedì lezione come sempre molto interessante: nella prima parte un paio di letture ritmiche abbastanza difficilotte che, oltre che migliorare la lettura a prima vista, servono a prendere coscienza dei punti in cui respirare e a “sciogliere la lingua”, cosa che sarà fondamentale quando inizierò ad approcciarmi allo scat. magari più in là metterò qualche registrazione di un esercizio di ritmica per darvi un’idea 🙂

La parte di tecnica è stata abbastanza lunga (ed utilissima!). Inizialmente ho fatto un po’ più chiarezza sul discorso della lezione precedente:

ogni voce ha 3 registri:

1) Registro di petto, dove viene utilizzata come cassa di risonanza il petto. questo registro può essere spingo fino alla fine del registro misto.

2) Registro misto (in cui le note possono essere fatte sia di petto che di testa)

3) Registro di testa, dove viene utilizzata come cassa di risonanza la testa. E’ possibile migliorare qualità ed estensione di questo registro tramite alcune tecniche: con la voce coperta(tipica del canto “classico”), e con il belting (tecnica di canto moderno)

Il belting mi sarà insegnato più avanti, in quanto richiede la padronanza di alcuni meccanismi. Per questa volta mi è stata invece spiegata la voce coperta (e penso che possa essere utile per poi imparare il belting). Per ottenere la voce coperta bisogna immaginare di fare uno sbadiglio, con l’intento di inalare moltissima aria in poco tempo: se provate noterete la zona della laringe dilatarsi ed abbassarsi, e il palato “molle” (quella parte dietro al palato per intenderci) alzarsi. Questa è la posizione corretta: l’unico cambiamento da fare riguarda la lingua: durante uno sbadiglio infatti la lingua tende ad alzarsi, mentre per ottenere una buona voce coperta va tenuta bassa e contro i denti.

E’ una tecnica veramente interessante, in quanto permette di usare le note più alte della nostra estensione avendo comunque un suono ricco di armonici e preservando le corde vocali. Per farvi capire la differenza tra una voce girata “normale” e una coperta, ecco una mia registrazione ai limiti della mia estensione attuale. http://kiwi6.com/uploads/hotlink?id=7z5ltsi776 la prima parte è cantata con una voce girata (quindi il tipico falsetto maschile), nella seconda ho invece provato ad utilizzare una voce coperta.

Sicuramente il discorso sarà approfondito alla prossima lezione…si vedrà 😀

Infine ho eseguito “Everything”; la prof mi ha detto che andava tutto bene, con un paio di punticini da perfezionare…comunque bene! 🙂

Lezione 03: I Registri Vocali e Voce Girata

Lascia un commento

Oggi lezione molto interessante e piena di argomenti non facilissimi…ci vorrà un po’ di tempo per assimilarli!

Nella parte teorica mi sono state spiegate le sezioni in cui si divide l’estensione della voce:

1) Registro di petto, dove viene utilizzata come cassa di risonanza il petto

2) Registro misto (una via di mezzo tra il primo e l’ultimo)

3) registro di testa, dove viene utilizzata come cassa di risonanza la testa

Ovviamente il tutto è semplificato, ma devo prima assimilare bene il concetto 😀

Dopo la spiegazione teorica ho testato la mia estensione e il punto di passaggio con la voce girata (che in parola povere è il falsetto).

Estensione: MI2 – MI4

Nota di passaggio: SOL3

La prof mi ha detto che con la tecnica riuscirò ad arrivare al DO2 e un SI4…vedremo 🙂

Dopo la parte teorica c’è stata quella pratica con nuovi vocalizzi, letture ritmiche su basi blues.

L’ultima parte della lezione è stata dedicata all’esecuzione dii: “Look For The Silver Lining”, un classico del jazz anni ’40. A casa avevo studiato la versione “classica”, mentre a lezione sono stato introdotto alle molteplici tecniche di improvvisazione canora tipiche del jazz…un argomento molto molto interessante e divertente!!! Già la voce di per sè è qualcosa di personale…il fatto di riuscire ad improvvisare con essa non fa che rinforzare questo aspetto. Le tecniche sono molteplici, e soprattutto alcune richiedono un vero e proprio studio (come ad esempio lo scat singing…cercate qualcosa di Ella Fitzgerald per sentire un esempio :D), lo speaking (dove si parla una frase al posto di cantarla), e il cambio di intervalli e durata delle note.

Insomma un nuovo mondo 🙂 A lezione ho fatto delle prove sulla base di “Look For The Silver Lining”, e devo dire che è molto bello, anche se richiede certamente un po’ di pratica, perchè farsi scappare qualche errore durante l’improvvisazione è molto più facile che quando si canta la canzone nella sua versione originale 😉

Per la prossima volta ho un po’ di cose da fare: studiami la parte teorica, fare delle nuove letture ritmiche più complicate, improvvisare su Look For The Silver Lining, preparare “Everything” di Michael Bublè, e scegliere una canzone da “Jesus Christ Superstar” da cantare a Dicembre…insomma, ho il mio da fare 😀

Cantare nel proprio range + Rec 02: Everything

4 commenti

Ho sempre cantato le canzoni che mi piacciono, e devo dire che spesso ho dei problemi di estensione: questo è dovuto principalmente a due fattori:

1 – Senza tecnica è difficile cantare bene le note acute

2 – I gruppi che ascolto hanno un cantante che non è un basso

Ho sempre visto il fatto di “abbassare” una base come un fattore negativo, ma tutto sommato non lo è affatto: un cantante canta la maggior parte del tempo in un range nel quale è “comodo” (a meno di casi particolari, dove ad esempio si canta sempre in falsetto). E’ per questo che se una canzone è troppo alta per il mio range va abbassata.

In questo periodo sto cantando spesso dei pezzi interpretati da Michael Bublè…è un genere che mi piace molto e tutto sommato non è difficilissimo. Tenendo la base nella tonalità orginale c’erano dei punti dove arrivavo tirato e, non avendo ancora la tecnica necessaria per rendere bene negli acuti, la registrazione non veniva un gran chè. Ho così deciso di abbassare di 2 toni le canzoni che sto cantando, e il risultato non mi sembra male. Il tutto si ricollega al discorso del post precedente (ossia quello di sfruttare meglio gli armonici, cercando di ottenere un suono più ricco).

ecco la prova:

Parlato Vs. Cantato

Lascia un commento

In linea teorica il tono di voce che usiamo per parlare dovrebbe essere lo stessa che usiamo per cantare, ma spesso non è così. Si tende infatti a differenziare le due cose, e così a me capita: quando inizio a cantare infatti, mi “dimentico” della mia voce usuale, per andarne ad usare una leggermente diversa; vedo di spiegarmi meglio: quando parlo utilizzo un tono prettamente da “basso”, mentre quando canto tendo ad emettere un suono con meno armonici.

La stessa nota infatti può essere emessa in maniera molto diversa…uno degli aspetti che vanno ad incidere su questo è da dove la nota parte: se ad esempio pensiamo a fare uscire una stessa nota dalla testa e dallo stomaco, avremo un risultato molto diverso. Il primo sarà un suono povero di armonici, mentre il secondo ne sarà ricco.

La prof mi ha detto che ho una buona struttura, con spalle e cassa toracica larghe; questo implica che se imparerò a sfruttare appieno la mia struttura, potrò avere un bel suono ricco e corposo. Ora quando canto (oltre ai vari accorgimenti che di volta in volta mi stanno venendo illustrati), mi concentro sull’ottenere un suono più pieno, e devo dire che già si nota una piccola differenza.

Ho provato a confrontare due registrazioni di un pezzo di Bublè, e devo dire che si sentiva appunto un po’ di differenza; lunedì vedremo cosa dirà in merito la prof.

Lezione 02: La Resipirazione

Lascia un commento

Sicuramente uno degli aspetti più importanti! La respirazione è alla base di tutto, il motore propulsore della nostra voce! meglio si respira, meglio si canta 🙂

Avendo suonato il sax per tanti anni ho sicuramente un po’ di familiarità con la respirazione, ma non avevo mai approfondito più di tanto l’argomento…adesso è arrivato il momento di farlo!

Argomento sicuramente complesso, che richiede un po’ di tempo per essere assimilato (e soprattutto messo in pratica!!)

La respirazione diaframmatica è già buona per fortuna…la parte che devo apprendere è riuscire a mantenere la cassa toracica dilatata durante l’emissione d’aria! questa sarà quello su cui mi focalizzerò questa settimana (ma penso ci voglia forse più tempo per apprenderlo :))

Rec 01: Moondance – YouTube Channel!

Lascia un commento

Nuova news, ho appena creato un canale youtube collegato a questo blog! Lì uploaderò le canzoni che canterò, in modo da potere tenere traccia dei miglioramenti (si spera! :P).

Ed ecco anche una prima canzone! Moondance! Fra qualche mese la ricanterò, così da potere vedere come prosegue la road2sing!

Il pezzo è eseguito 1 tono sotto rispetto alla versione di Michael Bublè…pian piano vedremo di salire 😀

Lezione 01: ah, ma sei un basso!

Lascia un commento

Mercoledì 29 settembre 2010, prima lezione di canto!

Finalmente il giorno aspettato almeno da tutta l’estate è arrivato! Tante aspettative per il futuro, tante cose da scoprire ed imparare…SI PARTE!

La prima lezione è stata “conoscitiva”, come è giusto che fosse…ho spiegato alla mia prof il mio “background” musicale e i miei gusti. Poi un po’ di riscaldamento al piano, per capire la mia estensione…la prof continuava a scendere con le note e io riuscivo a farle ahah; è stato lì che mi ha detto “ah ma sei un basso!” (questo perchè sentendomi parlare pensava fossi un baritono :))

Devo dire di essere contento di questo…la voce grave mi ha sempre affascinato 🙂

Infine ho cantato “A Foggy Day (In London Town)”, giusto per provare un po’ a cantare qualcosa 🙂

La prima cosa che mi è stata fatta notare è che quando arrivo sulle note acute tendo a “rimangiarle”, facendo quindi perdere potenza e ricchezza al suono…sarà ovviamente uno degli aspetti dove mi concentrerò maggiormente! Dalla prossima lezione si inizierà a studiare la tecnica più classica, per poi man mano introdurre delle tecniche moderne. Martedì 5 prossima lezione 😉

Perchè canto?

Lascia un commento

Ho sentito il bisogno di cambiare, e quindi passare da uno strumento “fisico” ad uno molto più intimo e personale, qualcosa che è dentro di noi a prescindere. Perchè la voce fondamentalmente siamo noi, è qualcosa che ci appartiene da sempre, e che usiamo dal primo giorno della nostra vita per esprimerci o esprimere emozioni.

Il fatto di potere migliorare la propria voce, studiarne la tecnica e scoprirne i meccanismi che la regolano, penso sia qualcosa di affascinante: ecco perchè ho scelto di studiare canto.

A dire la verità era un’idea che mi bazzicava in testa già da qualche anno…quando si entra nel mondo della musica, e in generale dell’arte, penso si diventi una sorta di spugna, pronta ad assorbire qualsiasi cosa venga a contatto con essa. E’ uno stato mentale (conscio o insconscio che sia), quello della spugna, che ci fa interessare a molte (a volte anche troppe) cose…una volta che si è dentro non si può scappare, ma forse è meglio così 😀

Who am I & What is This?

Lascia un commento

Benvenuti in questo blog!

Mi chiamo Alessandro, ho 22 anni, e vivo in provincia di Milano e studio Design del Prodotto Industriale al politecnico di Milano. Prima di questo ho “studiato” 2 anni Informatica, ma questa è un’altra storia 😛

Oltre al design, ho altre passioni: la fotografia, la tecnologia, il bodybuilding e (last but not the least) e la MUSICA. Ho studiato per 9 anni il saxofono e il pianoforte, suono attualmente l’organo in una chiesa, e ho da poco iniziato a cantare. Ebbene sì…la mia ricerca musicale prosegue: dopo un anno “sabbatico” (dalla musica), dove ho pensato solo all’università, ho deciso di iniziarne a studiare un nuovo strumento…perchè sempre di strumento si tratta: la voce.

Questo blog che ho appena aperto sarà una sorta di diario, dove racconterò il mio viaggio di esplorazione e studio del mondo del canto.

Buona lettura a tutti 😀

Newer Entries